Le vostre recensioni...
#1
Inviato 06 settembre 2007 - 02:47
Comincio io cn 1 gruppo e cn 1 disco ke ADORO.
NINE INCH NAILS
"The Downward Spiral"
1994
Trent Reznor is Nine Inch Nails,Nine Inch Nails are Trent Reznor.Questo è il concetto.
Questo è Trent Reznor,padre dell'industrial metal,cantante,compositore,polistrumentista,produttore e nonchè persona alla quale Marilyn Manson deve PIU' di un grazie(indipendentemente dal fatto ke a me il "satanista" mi faccia quasi schifo).
Giudicato in passato persino dal settimanale americano "Time" come uno tra gli uomini più influenti della sua epoca,Trent "introduce" i NIN nel 1989 con "Pretty Hate Machine",contenente il brano manifesto della band,"Head like a hole".
Ma il meglio nn era ancora arrivato.
Il meglio si chiama "The Downward Spiral",uscito nel 1994 e secondo me 1 dei dischi più importanti del decennio.Qui si parla di un disco totalmente schizoide che dipinge follie distorte e perverse su tele sonore affinitassime.
Si comincia con "Mr.Self Destruct" e davvero nn poteva esserci inizio migliore,che parte con un sample efficacissimo di un uomo torturato(o che si tortura),per poi lanciarsi in un'aggressione fonica e in un micidiale chorus.Da lodare pure la voce flebile e maligna di Reznor durante il "break" ipnotico e inquietante che sussurra "you let me do this to you...I am an exit".
La traccia successiva è "Piggy",che consiste in un mid-tempo che gira attorno ad un unico e efficace giro di basso,per poi concludersi in un tripudio di percussioni di stampo noise.
Si prosegue con la blasfema e lucida"Heresy",pezzo arrabbiato che riveste in chiave + heavy il synth pop degli anni '80.Trent se la prende con Dio,e x un ateo come me ciò nn può ke essere esaltante.
Cn "March of the pigs" la rabbia nn si placa,anzi,la traccia è un trapano punk in una vera e propria sala da tortura.
"Closer"...qui il disco ha un impennata incredibile;se si doveva parlare di sesso nella sua accezione + cruda e fisica,beh,Trent c'è riuscito alla grande(I wanna fuck you like an animal/ I wanna feel you from the inside.... You get me closer to God).Musicalmente il pezzo si regge su un bass synth molto funky,supportato da progressioni distorte e i "rocciosi muri" di tastiera.
Si prosegue cn "Ruiner",canzone con 1 rap parecchio tumefatto ed ha un ritmo ben sostenuto.
Altra perla del disco è "The becoming",misto di furiose parti thrashy(con tanto di urla di persone disperate)e momenti acustici + rilassanti.
La follia esplode nelle successive "I do not want this" e "Big man with a gun",ma si placa momentaneamente con la ballad ambient vagamente stile Bowie "A warm place".
Cn i suoi finali e deliranti "Need you...use you...HATE ME...KILL ME!!!" ,"Eraser" introduce un altro inno alla lussuria,"Reptile",dove la mente di Reznor immagina l'amore una sorta di morbo e la sua amata un batterio che scatena la patologia,mentre musicalmente nel pezzo si nota cm il basso si comporti veramente da rettile.
Dopo il tramestio subacqueo di "The downward spiral"(la title-track),si giunge alla traccia conclusiva,"Hurt",una delicatissima ballata acustica che commuove e chiude la spirale.
In conclusione,null'altro da aggiungere,se non che questo disco E' l'industrial.
L'acme di un intero genere in un karma maledetto di 14 stazioni.
Grazie,Trent,x questo disco.
Friedich Nietzsche
E tu che personaggio sei?
BAEK?
#2
Inviato 06 settembre 2007 - 05:32
I LOVE MAKINIT...
Tra i più dotti, i più preparati, i più assetati di informazione, i più belli, ricchi, famosi, dotati
c'è lui!! l'unico inimitabile bello e incontrastabile Makinit!
#3
Inviato 06 settembre 2007 - 06:43
facciamo gli evanescence
EVANESCENCE - THE OPEN DOOR
personalmente adoro questo disco.
a differenza di Fallen(il loro disco precedente) questo si avvicina più a un rock gotico che rock alternativo(metal, secondo le loro interviste) ma non hanno perso il loro stile.
i testi sono decisamente più maturi e si vede che Amy sta maturando in fretta.
tra i testi più belli c'è Good Enough, quarto singolo, Call me When you're sober, Cloud Nine, Lacrymosa e Your Star.
in fatto di melodia strumentale le migliori sono Lithium, Good Enough(anche se è solo pianoforte) e All that i'm living for.
la maggior parte dei testi sono stati scritti da Amy Lee e Terry Balsamo(nuovo chitarrista dopo la "fuga" di Ben Moody), altri invece sono stati scritti con la collaborazione di Rocky Gray(ex-batterista)Jhon LeCompt(Ex-secondo chitarrista) ma quasi nessuna con la collaborazione di William Boyd(bassista).
personalmente ve lo consiglio se amate il rock un po' lento e lievemente malinconico, ma anche se amate il rock energico e ben lavorato sia in strumentale che nei testi.
#4
Inviato 06 settembre 2007 - 06:43
Presto ne metterò altre...
Friedich Nietzsche
E tu che personaggio sei?
BAEK?
#5
Inviato 06 settembre 2007 - 06:51
I LOVE MAKINIT...
Tra i più dotti, i più preparati, i più assetati di informazione, i più belli, ricchi, famosi, dotati
c'è lui!! l'unico inimitabile bello e incontrastabile Makinit!
#6
Inviato 10 settembre 2007 - 07:52
"Anonymous"
2007
Prima di parlare del disco,necessito di fare 1 doverosa introduzione riguardante il cantante del gruppo:MIKE PATTON.
Si,Patton,il Signore presente nella mia firma e da cui prendo il mio nick.
Mike Patton è,secondo me,il MEGLIO.Il miglior cantante in circolazione e con 1 voce ke sa fare veramente di tutto.
Sulla scena musicale a soli vent'anni con gli strambi e geniali Mr.Bungle,Patton è sicuramente conosciuto x esser stato il cantante del famoso gruppo crossover Faith No More.Sciolti i FNM nel '98,Patton avrà fatto sì e no quanto 2 dischi all'anno cn numerosi gruppi:Fantomas,Peeping Tom...e,appunto,Tomahawk.
Il primo disco dei Tomahawk,l'omonimo,è del 2001,e nel 2003 uscì pure "Mit Gas".
2 ottimi dischi,anke se alcuni(tra cui anke io)cominciarono ad affermare ke i Tomahawk fossero "solo" la parte + aggressiva dei vecchi Faith No More...ed essendo Patton 1 ke ODIA fare cd uguali o cmq riconducibili a progetti passati,lui e soci,x la precisione,Duane Denison alla chitarra,John Stainer alla batteria e Kevin Rutmains al basso(ora nn +...),cn questo "Anonymous" han decisamente cambiato strada,fornendo un CD basato sulla musica dei nativi americani(gli indiani pellerossa,x intenderci).
Patton(x la cronaca,GRANDE AMMIRATORE dell'Italia,tanto è ke sa l'italiano meglio di me...),ancora 1 volta,dimostra grande coraggio e cose concrete,facendo uscire cn i Tomahawk un disco di assoluto rispetto,ke si lascia assolutamente ascoltare e ke rispecchia alla perfezione il "tema" approfondito.
Riguardo al disco,si comincia con "War song",pezzo ambientale imbrunito da un disegno di gravi vocalizzi cn in sottofondo la chitarra di Denison.Il pezzo finisce con uno scroscio di pioggia ke introduce alla litania di "Mescal rite I",dove Patton si diletta perfettamente nell sembrare un vero e proprio Toro Seduto...
Sono molto trascinanti le percussioni tradizionali(con tamburi e mani,x intenderci) di "Ghost dance",così cm è coinvolgente "Red fox",un pezzo ke,personalmente,mi prende ogni volta ke lo ascolto e secondo me è il pezzo migliore di "Anonymous".
Particolare "Cradle song":volendo "etichettarla",la definirei parecchio "ghost blues":altro esperimento riuscito.
Segue il trittico "Antelope ceremony"(la "classica" danza rituale circolare degli antichi pellerossa)-"Song of victory"(un serrato minuetto stile progressive,ma molto + rurale)-"Omaha dance"(un bel preludio electro-ambient,cm piacciono tanto a Patton).
La successiva "Sun dance" è sicuramente quello più "tomahawkiana",nel senso ke si avvicina molto allo stile dei primi 2 dischi,soprattutto x l'ottima e raggiante chitarra di Denison,mentre "Mescal rite II",al contario,rappresenta molto bene quale è la strada intrapresa dai Tomahawk cn qst disco.
Gli ultimi tre brani sn "Totem",pezzo condito da 1 coinvolgente sacralità corale(sopratutto nel finale),"Crow dance",altra traccia molto trascinante e bella da sentire e la finale "Long,long weary day",in cui il chitarrista Denison la fa da padrone con il suo strumento,dove cn le sue note mette pure parecchia "solitudine"(stile cowboy...).
La terza opera dei Tomahawk,in conclusione,è un disco alternative-world a mio parere da ascoltare;nn è ASSOLUTAMENTE pesante,anzi,direi ke è un'ottima e vivida visione concepita secoli or sono e "riaggiornata" grazie a quella mente geniale di Mike Patton.
Friedich Nietzsche
E tu che personaggio sei?
BAEK?
#7
Inviato 10 settembre 2007 - 08:35
Anno: 1994
Cover
Questo cd deriva dal loro live trasmesso su Mtv il 18 novembre del 1993. E' stato l'ultimo cd prima della prematura scomparsa del cantante Kurt Cobain, suicidatosi l'8 aprile. La canzone di apertura si chiama About A Girl. Le canzoni cambiano la loro sfumatura, a volte hanno delle distorsioni legate al metal poichè è una specie di raccolta. Seppur questa canzone fa parte del primo album (Bleach) non ne presenta. La canzone parla di una ragazza, quella con cui il cantante stava in quegli anni, di nome Tracy. Ha una tipica atmosfera Grunge, un rock sporco e malinconico, e in questa canzone si avverte ancor di più poichè fa parte del primo album. Bellissimo testo cantanto su note e accordi grezzi, sporchi.
La seconda canzone è Come As You Are, vieni come sei. Non appena il cantante comincia a suonare i primi accordi il pubblico va in delirio. E' una delle più belle e trasmette molto. Sappiamo tutti che gli UNPLUGGED danno molto di più di una canzone dal vivo. il ritmo è anch'esso molto lento, ma con sfumature tenaci. (nella canzone parla di una ragazza che non deve andare da lui per qualcosa in particolare, ma mostrarsi x quello che è. E lui le propone di andare come una semplica memoria, un qualcosa che ricorderà sempre.)
Jesus Doesn't Want Me For A Sunbeam, The Man Who Sold The World, Polly, On A Plain, Plateau, Lake Of Fire sono tra le più allegre di quest'album. Ovviamente, fatte con la chitarra acustica sono bellissime, ma alcune, fra queste, rendono meglio con quella elettrica.
Tra le ultimisse canzoni abbiamo: Dumb, Pennyroyal Tea, Oh, Me, Something In The Way, All Apologies e Where Did You Sleep Last Night? quasi tutte sono nell'ultimo album: In utero. Possiamo percepire un'atmosfera molto triste e depressa in queste canzoni, soprattutto in All Apologies, canzone in cui Kurt chiede ufficialmente scusa alla figlia Francine e alla moglie, la cantante delle Hole, Courtney Love.
Questo è uno degli album che preferisco. Il suono di una canzone grunge su una chitarra acustica è spettacolare. I Nirvana nell'ultimo periodo sono stati capaci di fare solo canzoni tristi, siccome i testi li ha scritti Kurt il motivo è uno solo: la sua tristezza ed alla chitarra acustica rende meglio la tristezza che esprime con le parole.
#8
Inviato 11 settembre 2007 - 11:14
cmq ora tocca a moi
TITOLO: The Silent Force
AUTORI: Within Temptation
ANNO: 2004
LINE-UP:
- Sharon Den Adel - voce
- Robert Westerholt - chitarra
- Ruud Jolie - chitarra
- Martijn Spierenburg - tastiera
- Jeroen Van Veen - basso
- Stephen van Haestregt - batteria
LISTA TRACCE:
1. Intro (01:58)
2. See Who I Am (04:51)
3. Jillian (I'd Give My Heart) (04:47)
4. Stand My Ground (04:28)
5. Pale (04:28)
6. Forsaken (04:54)
7. Angels (04:00)
8. Memories (03:51)
9. Aquarius (04:47)
10. It's the Fear (04:07)
11. Somewhere (04:13)
Il precedente album Mother Earth aveva già segnato una notevole tappa evolutiva nel percorso della band. La maturazione definitiva avviene in questo album: The Silent Force. Più che una maturazione, si tratta di un cambio di rotta, che passa dal classico gothic metal ai suoni che evocano sensazioni diverse, leggermente più vicine allambientale e new age, o addirittura al pop. Questo potrebbe far storcere il naso ai fan più estremisti, che potrebbero addirittura accostare la band a nomi quali Evanescence o Lacuna Coil. Niente di più sbagliato e superficiale. Anzi, va proprio dato merito ai WT di non aver ceduto alla tentazione di snaturare il loro stile in favore di un titolo più commerciale, ma hanno sapientemente deciso di miscelare la loro vecchia formula con qualcosa di nuovo. Il risultato è decisamente superiore a qualunque più rosea aspettativa.
Lintroduzione del disco mette in risalto cori quasi chierici, e solo alla fine la cantante Sharon mette in mostra la sua voce eccezionale.
A parte questa leggermente blanda intro, la partenza del disco è davvero delle migliori in quanto See who I am farà felici tutti i fan, anche i più estremisti, poiché lo stile classico dei WT è palpabile principalmente nei ritmi sostenuti e nei cori che si alternano alla voce della vocalist; la canzone invita gli ascoltatori a non rinunciare mai ai propri sogni, non importa quanti ostacoli si porranno nel cammino.
Se lo stile della seconda traccia ("Jillian") poteva definirsi classico, quello della terza lo è ancora di più, purtroppo stavolta non esente da difetti. Dopo un inizio lento e snervante, si è accompagnati da cori che purtroppo sovrastano eccessivamente la voce della singer, invece di farle da supporto. Jillian è una donna alla ricerca di un senso nella sua vita, ed è destinata a trovarlo solo quando la sua vita giungerà alla fine.
È nella 4° traccia (primo singolo ad essere presentato nellalbum) che Sharon si prende una rivincita sui quei cori che hanno talvolta oscurato la sua voce, e in Stand my ground ve ne è la totale omissione. Anche gli strumenti si presentano più sinfonici presentando delle strutture ad arco ed a fiato. Questo brano risulta accessibile a tutti fin dal primo ascolto, grazie ad un ritornello alquanto trascinante, e anche per questo potrebbe essere definito dai fan con laggettivo commerciale, del quale spesso dimostrano di abusare. Il tema di questa canzone è ancora una volta linvito a non arrendersi di fronte alle difficoltà e a provare sempre.
Pale, 5° traccia, è anchessa una delle più trascinanti, ma non per il ritmo sostenuto, anzi, riesce a trascinare proprio grazie una simil-lentezza, che sfocia su toni tanto soavi quanto incisivi.
Lintensità si fa maggiore in Forsaken, il cui testo lascia trasparire un pessimismo cosmico assoluto. La voce di Sharon si fa più acuta che mai, e lo stile ritorna quello classico di sempre.
Angels (altro singolo) sembra essere una specie di fusione degli stili delle due canzoni precedenti, presentando latmosfera metafisica di Pale e la frenesia tonale di Forsaken.
Lultimo singolo dellalbum è Memories, posizionato nella 8° traccia. La canzone altro non è che una celebrazione dei ricordi, presentandoli come cura per certe ferite causate dalla lontananza, in quanto posso permetterci di riavvicinarci (almeno con la mente) alle persone che amiamo. Pianoforte e violoncello accompagnano questa realizzazione ponendola di fatto agli apici del disco.
Aquarius, 9° traccia, è sicuramente un altro punto di divisione tra i fan detrattori ed estimatori. I riff di chitarra e strumenti ad arco danno vita a questa splendida e melodica canzone, nella quale la cantante paragona al mare il suo amore perduto.
Its The Fear presenta una strumentazione altrettanto varia, con tastiere e chitarre elettriche che si fanno sentire negli assoli che intervallano la canzone, la quale spiega come non bisogna lasciar vincere le nostre paure.
Infine abbiamo Somewhere, una triste e commovente ballata, nel quale si è alla ricerca di un amore perduto (tanto per cambiare); particolarmente interessanti sono gli intermezzi tra le strofe, nel quale Sharon mette in mostra la sua notevole abilità corale.
In definitiva si tratta di un album decisamente vario, che dovrebbe far felici sia gli estremisti, sia i novelli. Lo consiglio quindi a tutti, specialmente a quegli irriducibili e inguaribili malinconici e romantici: i testi delle canzoni sembrano fatti apposta per voi. Sicuramente si tratta del miglior album dei Within Temptation, poiché hanno avuto il coraggio di uscire leggermente da quella prigione che era il gothic metal, per esplorare nuovi scenari, riuscendo al contempo a non sfociare nel commerciale più banale.
I LOVE MAKINIT...
Tra i più dotti, i più preparati, i più assetati di informazione, i più belli, ricchi, famosi, dotati
c'è lui!! l'unico inimitabile bello e incontrastabile Makinit!
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